I veri rivoluzionari sono quelli che mettono in dubbio tutto, si fanno domande, si chiedono perché? E subito dopo perché no?

I veri rivoluzionari non sono solo quelli che manifestano nelle piazze; sono quelli che si informano da diverse fonti, che chiedono umilmente a chi ha più esperienza di loro e anche a chi non ne ha, ma ha una mente più fredda, più aperta e ricettiva di loro in quel momento.

I veri rivoluzionari ragionano col cuore, piangono, si commuovono, non ci dormono la notte, cercano soluzioni e guardano oltre l’ostacolo.

I veri rivoluzionari non riescono proprio ad accettare che sia sempre stato così e così deve restare. Loro sono flessibili al cambiamento e vedono nel futuro delle fantastiche opportunità non solo per migliorare ma anche per semplificare le cose.

I veri rivoluzionari siamo noi, quelli che leggono, fanno domande (anche “stupide”), camminano per strada con occhi scintillanti e persi in pensieri vivaci, fanno segno di no con la testa e non si arrendono alle barriere che incontrano.

I veri rivoluzionari non sono al bar a lamentarsi, ma puoi trovarli anche al bar a discutere animatamente su una o più questioni e dopo aver detto la propria opinione ascoltano anche quella dell’altro. Poi tornano a casa, ci ripensano e progrediscono. Potrai ascoltarli di nuovo e non è detto che avranno la stessa opinione perché più importante della coerenza è l’intelligenza!

I veri rivoluzionari si incazzano, cadono in ginocchio, si chiedono “chi me lo fa fare” e poi si rialzano con aria di sfida, ancora più forti. “Me lo fa fare la dignità, ecco chi me lo fa fare”

I veri rivoluzionari dicono no! Poi si fermano, riflettono, mettono in dubbio di nuovo tutto e ancora, con forza, dicono no! Perché se le cose sono sempre state così, non vuol dire che sia giusto così, e se è difficile e impegnativo cambiarle- beh – loro sono i primi a mettersi in gioco e offrirsi per cambiare le cose in modo propositivo e costante.

I veri rivoluzionari possono ascoltare  le notizie e riflettere sull’attendibilità della fonte, poi con occhio attento osservano la questione da diverse prospettive e ne traggono una propria versione più approfondita.

I veri rivoluzionari siamo noi che pretendiamo di essere felici, innamorati, entusiasti della vita, affascinati e curiosi, fiduciosi, visionari, descritti come pazzi, quelli a cui dicono “non ce la farai mai” e noi ci mettiamo ancora più impegno e ce la facciamo cazzo!

I veri rivoluzionari siamo noi che non ci accontentiamo della mediocrità, dei divieti di accesso, dei limiti imposti dalle convenienze, dagli stop, dalle regole senza senso, dai no senza ragioni plausibili, dai no a priori, dalle domande senza risposte.

I veri rivoluzionari siamo noi, quelli vivi, quelli che fanno luce, quelli che pensano che insieme si può.

Quelli col cuore aperto, con lo sguardo acceso, il sorriso di chi la sa lunga e tante cicatrici.

Grazie a chi, come me, non si accontenta.

Con amore e gratitudine,

Sonia Boschi