Premessa
Il campo ha voluto che ieri fossimo in poche. Quattro donne meravigliose e coraggiose con parecchi dettagli in comune. Un piccolo gruppo che ha lavorato in modo armonioso, profondo e fluido. Al termine della serata eravamo orgogliose di noi, cariche, arricchite e più morbide. Se ci penso mi emoziono. La bellezza che vedo in voi è immensa.

 

La nuova me – il mio nuovo modo di sentire

Durante il percorso di crescita personale a volte si crea quella sensazione di irrequietezza per la voglia di mettere in pratica ciò che abbiamo imparato che si scontra nello sconforto di osservare nuovamente quella parte di noi che crea resistenze (mentale, ego).
Calma. Prima di tutto ci stiamo rapportando con le nostre aspettative e questo già ci fa sbandare. Probabilmente sotto sotto c’è anche una sorta di rappresentazione di ciò che dovremmo essere, un’immagine di ciò che sarebbe la nostra perfezione e non ci fa bene anche perché non saremo mai così. Nono smetteremo mai di imparare e farci domande.
Nella rappresentazione del campo quantico avevamo tre energie:
• la nuova me
• fiducia nel mio sentire
• prendersi sul serio
La nuova me ha bisogno della mia fiducia nella percezione di me stessa e di ciò che mi circonda in un modo nuovo e la responsabilità di prendermi sul serio.
La fiducia nel mio sentire vuole che tu smetta di trattenere e filtrare le parole e le frasi che ti arrivano in modo naturale e soprannaturale lasciandole uscire all’esterno per comunicare finalmente in modo libero.
Subito state pensando che rischiate di fare danni e di sbagliare … No, l’intuito non sbaglia mai e contiene sempre amore. La mente invece mente. Impara la differenza, impara cosa vuol dire intuito.
Prendersi sul serio implica la responsabilità di sfruttare e mostrare il nostro potenziale, la nostra energia creativa e positiva. Mostrarsi in modo autentico.
Il tuo nuovo sentire è questo: “non capisco ma lo sento”. E’ il fluire, libero.

 

Amore evoluto

In una coppia ci sono due individui e la loro storia familiare e personale. Non siamo due persone che si incontrano, ma due universi che tentano di fondersi. Non è facile lo sai. Portiamo così tante informazioni con noi … così tante strutture, maschere, ferite, promesse, ecc. e invece ci presentiamo come “io”. No, io è la mia storia, non sono solo io. Abbiamo due passati che vogliono comunicare tra loro. Ma non basta. C’è anche il futuro che alza la voce e grida “mai più il dolore che c’è stato!”. Tutto normale.
Ora fermati. Centrati. Resta per un po’ nel qui ed ora, nell’eterno presente. In questo momento ci sono due individui e le loro storie che si sono attratti per diventare insieme un’entità nuova di crescita. Meraviglioso. Le tue informazioni e le mie possono “sposarsi” e diventare un noi evoluto. Non importa per quanto, come e se finirà. Noi stiamo creando un posto dove stiamo insieme e condividiamo il nostro essere.
Ma ti viene chiesto un piccolo sforzo: sii talmente umile da divenire flessibile.
Le nostre storie non siamo noi, i nostri metodi non siamo noi, i ragionamenti non siamo noi. Non dirmi “io vado bene così, ora” e non allontanarmi perché ancora non hai il coraggio di osservare cosa potrebbe cambiare e come potresti avvicinarti ancora di più al tuo vero essere. Se provi ad accostarti a me i nostri due universi potranno fondersi e semplicemente staremo ad osservare come si trasformeranno lasciando al futuro la decisione di restare uniti o no. Come fai a sapere che non ti piace se non hai nemmeno assaggiato?
Creiamo insieme uno spazio flessibile dove incontrarci e conoscerci. Intanto amiamoci, è già ricchezza.

Maternità

La scintilla divina che si crea in noi dall’attimo del concepimento si collega alla nostra percezione e prende la forma di ciò che proviamo. Ci chiede di pensarlo e ha bisogno il nostro contatto.
Non sempre decide di restare fino a vedere la luce. Molte volte ritorna alla fonte lasciandoci nel lutto di ciò che avrebbe potuto essere. E’ uno strappo al cuore che hanno vissuto quasi tutte le donne e spesso viene ingiustamente relativizzato (anche per gli uomini).
Prenditi cura di te e datti il tempo per vivere questa mancanza che senti ora. Non smettere di pensare a quella scintilla che era dentro di te fino a quando il dolore si trasformerà in amore incondizionato. Questo è il dono per il tuo immenso coraggio.
“Sono mamma dal momento che c’è una vita dentro di me (questo anche nel caso delle adozioni). C’è amore tra mamma e figlio dal momento che c’è la vita. La vita viene creata nel nostro corpo che è un tempio da amare e onorare come la nostra prima casa. “
Il messaggio della piccola anima che ha voluto lasciare alla sua mamma è questo
“quando tu parli vera… sei bella. Amami e respira per me”
Non a caso quando l’avete letto – e il modo in cui l’avete letto – vi ha fatto visualizzare un bambino.

Mi asciugo due lacrimucce e vi mando un abbraccio d’amore,
Sonia