Se fai il bravo ti voglio bene, se disobbedisci no

Uno dei più precoci e devastanti condizionamenti che il bambino riceve dai genitori riguarda l’amore e cosa esso sia.

I danni di frasi come questa sono incalcolabili.

Al piccolo è trasmessa l’idea di un amore condizionato e soggetto a logiche coercitive: “il ricevere amore dipende dal tuo comportamento e dalla tua obbedienza al volere degli altri”.
L’amore elargito come premio o punizione. “Sono amato quando faccio come vogliono loro (il bravo)”. Se faccio ciò che ho voglia di fare non vengo più amato.

In questa dimensione viene annullata anche una sana e spontanea espressione del proprio essere e le basi per un solido amore verso sé stessi, in quanto il bambino apprende che manifestare i propri bisogni, desideri, impulsi, emozioni, lo allontana dall’affetto degli altri. Queste dinamiche distorte si diffonderanno in ogni singolo aspetto della sua esistenza condizionando ogni genere di relazione. Ovviamente dietro a queste frasi ci sono genitori che da piccoli ne hanno ricevute a loro volta.

E quando finalmente arriva qualcuno che interrompe la catena, non solo libera i propri figli ma anche sé stesso e i propri avi. Anche tu puoi.

(tratto da un testo di Riccardo Geminiani)